Ardea Purpurea

Nella grande Piazza della Resistenza a Ravenna si staglia una delle poche fontane cittadine: è Ardea Purpurea di Marco Bravura, una struttura architettonica composta da due grandi ali spiraliformi e ispirata all’Araba Fenice, il mitico uccello che, avvolto dal fuoco, rinasce sempre dalle sue ceneri. La struttura, alta 12 metri, è simile alle eliche del DNA, rivestita di una pelle di tante tessere iridescenti, in un affascinante gioco di luci e riflessi moltiplicato dagli spruzzi d’acqua che salgono e ricadono. Anche la voce dell’acqua contribuisce alla magia del monumento. L’iconografia è fortemente simbolica e ispirata soprattutto a lingue antiche e orientali: sul prezioso fondo oro le tessere compongono lettere dell’alfabeto fenicio, simboli della religione giudaica, parole in sanscrito, aramaico ed anche in greco e giapponese antico. Il progetto complessivo che ha portato alla realizzazione di quest’opera monumentale, si compone in realtà di due fontane: a Beirut, in Libano, Marco Bravura ha creato un’altra fontana simile, solo leggermente più piccola. Quella fontana, realizzata nel 1999, ha contribuito a riqualificare la città, distrutta dalla guerra: una fontana quale simbolo di rinascita dalle macerie.